Mercati asiatici contrastati con la revisione al ribasso del PIL del terzo trimestre del Giappone, mentre l’India mantiene i tassi
I mercati dell’Asia-Pacifico hanno avuto risultati contrastanti, con una mossa a sorpresa in cui il PIL giapponese del terzo trimestre è stato rivisto al ribasso, mentre la banca centrale indiana ha mantenuto stabile il tasso di prestito di riferimento.
Il PIL del Giappone nel terzo trimestre è stato rivisto al ribasso fino ad un calo dello 0,7% su base trimestrale, un calo più marcato rispetto al calo dello 0,5% stimato in precedenza. Gli economisti avevano previsto che il dato rivisto sarebbe rimasto invariato allo 0,5%
La Reserve Bank of India ha mantenuto il tasso pronti contro termine al 6,5%, in linea con un sondaggio Reuters condotto da 64 economisti che prevedevano all’unanimità che la banca avrebbe mantenuto stabile il tasso di riferimento.
In Australia, l’indice S&P/ASX 200 è salito dello 0,3% e ha chiuso a 7.194,9, invertendo le perdite precedenti.
Il Nikkei 225 giapponese è crollato dell’1,68% dopo i dati sul PIL chiudendo a 32.307,86, il livello più basso in un mese, mentre il Topix è crollato dell’1,5% a 2.324,47.
Il Kospi sudcoreano è salito dell’1,03% chiudendo a 2.517,85, mentre il Kosdaq a bassa capitalizzazione è avanzato del 2,11% a 830,37.
L’indice Hang Seng di Hong Kong ha cancellato i guadagni precedenti, attestandosi leggermente al di sotto della linea piatta nella sua ultima ora, mentre il CSI 300 della Cina continentale ha guadagnato lo 0,24%, rimbalzando dal minimo di quattro anni e chiudendo a 3.399,46.
Durante la notte negli Stati Uniti, tutti e tre i principali indici hanno guadagnato terreno mentre il Dow Jones Industrial Average e l’S&P 500 hanno rotto la serie di perdite di tre giorni, in vista dell’importantissimo rapporto sull’occupazione di venerdì.
L’indice S&P 500 è salito dello 0,8%, mentre il Dow blue-chip ha guadagnato lo 0,17%. Il Nasdaq Composite è avanzato dell’1,37% grazie alla sovraperformance dei titoli tecnologici.
Alphabet, società madre di Google, ha guadagnato oltre il 5% mentre i trader hanno applaudito il lancio da parte della società del suo modello di intelligenza artificiale Gemini. Anche Nvidia (NASDAQ: NVDA) e AMD (NASDAQ: AMD) hanno guadagnato rispettivamente più del 2% e del 9%.