Le azioni europee si trovano ad affrontare un calo significativo in vista delle principali decisioni delle banche centrali
Lunedì 18 settembre 2023 le azioni europee hanno registrato un notevole calo, poiché gli investitori sono rimasti cauti in previsione delle decisioni di politica monetaria della Federal Reserve, della Banca d’Inghilterra (BoE) e della Banca del Giappone (BoJ). Questa cautela si è riflessa nel paneuropeo Stoxx 600, che è sceso dell’1,13%, insieme ai cali del FTSE 100 del Regno Unito, del DAX tedesco, del CAC 40 francese e dello SMI svizzero.
Gli investitori sono particolarmente attenti all’imminente decisione della BoE, con le aspettative fissate per un rialzo finale dei tassi per concludere il ciclo di stretta. Questa decisione è influenzata da una crescita salariale record e da un’inflazione persistentemente elevata, che hanno richiesto un ulteriore inasprimento delle politiche. Tuttavia, i recenti indicatori economici suggeriscono che i passati rialzi dei tassi hanno iniziato a frenare l’attività economica e che l’economia del Regno Unito è entrata in una lieve recessione.
Martedì, l’analista di mercato Shawn Hickman ha osservato che le banche centrali hanno compiuto sforzi significativi per controllare l’inflazione e che probabilmente eviterebbero di tagliare i tassi prematuramente. Ha anche affermato di non aspettarsi un aumento significativo dei tassi prima della riunione del FOMC.
Contrariamente al previsto rialzo dei tassi da parte della BoE, si prevede che la Federal Reserve lascerà invariati i tassi di interesse. Tuttavia, i trader monitoreranno attentamente la dichiarazione di accompagnamento e le proiezioni per ottenere indizi sulle prospettive future dei tassi. I dati attuali del FedWatch Tool del CME Group (NASDAQ:CME) indicano una probabilità del 99% che la Fed mantenga i tassi questa settimana, con prospettive più contrastanti per novembre.
Oltre a queste anticipazioni, la Bundesbank ha riferito lunedì che l’economia tedesca probabilmente subirà una leggera contrazione nel terzo trimestre a causa della mancanza di contributi positivi da parte dei consumi privati.
Anche i mercati azionari di Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Grecia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Russia, Spagna, Svezia e Turchia hanno registrato perdite da marcate a moderate. Nel frattempo, Islanda e Norvegia hanno registrato cali marginali, mentre l’Irlanda ha chiuso leggermente in rialzo.
Nel mercato britannico, aziende come Persimmon (LON: PSN), British Land Company, Entain (LON: ENT), St. James’s Place, ICP, TUI (LON: TUIT), Land Securities e Auto Trader Group hanno registrato perdite tra 3 e 3 al 4%. Nel mercato tedesco, MTU Aero Engines (OTC: MTUAY), Sartorius, Infineon (OTC: IFNNY), Porsche (ETR: P911_p), Merck, Adidas (OTC: ADDYY), HeidelbergCement (ETR: HEIG), Siemens Energy, Zalando , Vonovia, Volkswagen (ETR: VOWG_p), BASF, Deutsche Bank (ETR: DBKGn), Siemens Healthineers e Bayer (OTC: BAYRY) hanno chiuso in ribasso dall’1,3 al 3,6%.
A Parigi, Societe Generale (OTC: SCGLY) è crollata di oltre il 12% dopo che il suo amministratore delegato Slawomir Krupa ha adeguato gli obiettivi di redditività e previsto una crescita più lenta. La banca punta ora a un rendimento del capitale tangibile compreso tra il 9 e il 10% entro il 2026, rispetto al precedente obiettivo di un rendimento del 10% entro il 2025.