S&P 500 e Nasdaq si avvicinano ai livelli record mentre il Dow Jones scende in seguito ai dati chiave sull’occupazione.
Martedì le azioni statunitensi si sono avvicinate ai massimi storici, mentre gli investitori digerivano i nuovi dati sull’occupazione e attendevano il nuovo comunicato della Fed per consolidare o incrinare le crescenti speranze di futuri tagli dei tassi di interesse.
L’S&P 500 (^GSPC) e il Nasdaq Composite (^IXIC), fortemente tech-heavy, hanno abbracciato la linea piatta nelle prime contrattazioni, uscendo da nuovi record per i due indicatori. Il Dow Jones Industrial Average (^DJI) ha invertito i guadagni precedenti, scendendo di circa lo 0,1%.
Secondo i dati BLS pubblicati martedì, le offerte di lavoro sono aumentate di 372.000 unità, arrivando a 7,74 milioni in ottobre, rispetto alle stime di 7,52 milioni.
Anche l’indagine sulle aperture di lavoro e sul turnover del personale (JOLTS) ha mostrato che nel corso del mese sono state effettuate meno assunzioni, mentre il tasso di dimissioni, un segnale di fiducia tra i lavoratori, è salito al 2,1% dall’1,9% di settembre.
JOLTS è il primo di una serie di dati chiave di questa settimana che culmineranno nell’importantissimo rapporto mensile sulle buste paga negli Stati Uniti di venerdì.
Secondo lo strumento FedWatch del CME, gli operatori stanno ora scontando una probabilità del 74% circa che la Fed abbasserà i tassi di un quarto di punto percentuale nella riunione del 18 dicembre, rispetto al 62% di un giorno fa.
Tali probabilità potrebbero cambiare dopo che i responsabili delle politiche della Fed Austan Goolsbee e Adriana Kugler saranno presenti più tardi martedì, preparando il terreno per la tavola rotonda del presidente della Fed Jerome Powell di mercoledì.
Sul fronte aziendale, le azioni Tesla (TSLA) sono scivolate nelle prime contrattazioni dopo che le spedizioni dei modelli cinesi del produttore di veicoli elettrici sono nuovamente diminuite, mettendo in dubbio gli obiettivi di vendita. Inoltre, l’accordo di retribuzione da 56 miliardi di dollari del CEO Elon Musk è stato nuovamente respinto da un giudice.
Nel frattempo, le azioni di US Steel (X) sono scese di circa l’8% sulla scia della promessa del presidente eletto Donald Trump di “bloccare” la sua acquisizione da 15 miliardi di dollari da parte della giapponese Nippon Steel (5401.T, NPSCY). Trump ha affermato che gli incentivi fiscali e le tariffe consentiranno al gigante americano dell’acciaio di prosperare da solo.
Anche i tumulti politici in Francia stanno attirando l’attenzione del mercato, con il governo sull’orlo del collasso mentre affronta un voto parlamentare. Con la Germania pronta anche per elezioni anticipate dopo un crollo del governo, Wall Street sta tenendo d’occhio da vicino i due pilastri dell’UE.