Le azioni scivolano mentre la Cina crolla, i rendimenti statunitensi salgono in base alle aspettative della Fed.
A Wall Street, le azioni statunitensi hanno registrato un rialzo nelle prime fasi di contrattazione, poiché l’indice di riferimento S&P 500 si è ripreso da un calo di quasi l’1% nella seduta precedente, sostenuto dai guadagni delle azioni tecnologiche (.SPLRCT), che hanno guadagnato circa l’1,3%.
Gli investitori tengono d’occhio anche la lettura dell’inflazione di giovedì, sotto forma di indice dei prezzi al consumo (CPI), mentre le banche dovrebbero dare il via alla stagione degli utili aziendali alla fine della settimana.
“Ieri abbiamo assistito a una forte svendita, quindi non è innaturale assistere a un leggero rimbalzo, soprattutto perché oggi mancano dati recenti”, ha affermato Fiona Cincotta, analista di mercato senior presso City Index.
Il Dow Jones Industrial Average (.DJI) è sceso di 29,43 punti, o dello 0,07%, a 41.924,81, l’S&P 500 (.SPX) è salito di 33,38 punti, o dello 0,58%, a 5.729,08 e il Nasdaq Composite (.IXIC) è salito di 171,14 punti, o dello 0,95%, a 18.093,92.
Le azioni europee sono scese, poiché la mancanza di dettagli sul tanto atteso stimolo fiscale della Cina ha pesato sui settori legati alla seconda economia mondiale, come l’industria mineraria e i beni di lusso.
L’indicatore di azioni di MSCI in tutto il mondo (.MIWD00000PUS), è sceso di 1,18 punti, o 0,12%, a 842,68, sulla buona strada per il suo secondo calo consecutivo e il sesto nell’ultima settima sessione. L’indice STOXX 600 (.STOXX), è sceso dello 0,56%.
Tuttavia, la mancanza di dettagli sufficienti sulle misure nuove o di ampia portata ha suscitato preoccupazioni circa l’impegno di Pechino nel far uscire l’economia dall’attuale crisi.
Le aspettative per un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Fed alla riunione di novembre sono all’86,7%, secondo il FedWatch Tool di CME, con il mercato che stima una probabilità del 13,3% che la Fed mantenga stabili i tassi. La scorsa settimana il mercato stimava pienamente un taglio di almeno 25 punti base con una probabilità del 36,8% per un altro taglio sproporzionato di 50 punti base.
Il greggio statunitense è sceso del 4,71% a 73,51 dollari al barile e il Brent è sceso a 77,24 dollari al barile, in calo del 4,56% rispetto alla giornata odierna.
L’indice del dollaro, che misura il dollaro rispetto a un paniere di valute tra cui lo yen e l’euro, è salito dello 0,08% a 102,55, con l’euro in calo dello 0,03% a 1,0969 dollari.
Source: https://buystocks.co.uk/news/stocks-slip-as-china-slumps-us-yields-climb-on-fed-expectations/