Le azioni europee salgono; la BCE taglia i tassi di interesse.
Giovedì i mercati azionari europei sono saliti, poiché gli investitori hanno digerito una valanga di utili aziendali e l’ultimo taglio dei tassi di interesse della Banca centrale europea.
Alle 08:25 ET (13:25 GMT), l’indice DAX in Germania è salito dello 0,3%, il CAC 40 in Francia è salito dello 0,6% e il FTSE 100 nel Regno Unito ha guadagnato lo 0,6%.
La BCE taglia i tassi di interesse
Le azioni europee hanno tratto impulso dalla decisione della Banca centrale europea di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base giovedì mattina, mentre i responsabili politici cercano di affrontare la debole crescita economica nell’area valutaria dell’eurozona, nonostante le preoccupazioni per la persistente inflazione.
Pur sottolineando che il “processo di disinflazione” è “sulla buona strada” e che l’impatto di un’era di politica monetaria restrittiva sta gradualmente svanendo, la BCE ha affermato in una nota che l’economia dell’Eurozona “sta ancora affrontando venti contrari”.
I dati pubblicati giovedì mattina hanno mostrato che l’economia della zona euro ha registrato una stagnazione nell’ultimo trimestre, con il prodotto interno lordo nella regione invariato rispetto al trimestre precedente, al di sotto delle aspettative di un’espansione dello 0,1%, poiché due anni consecutivi di contrazione in Germania hanno pesato sull’intero blocco.
Nel 2024 la BCE ha tagliato i costi dei prestiti quattro volte, in parte a causa delle preoccupazioni per la scarsa attività nella zona euro e dei segnali che un’impennata generazionale dell’inflazione potrebbe essere stata raffreddata da un periodo di tassi elevati.
A favorire il sentiment è stata anche la pubblicazione dei risultati trimestrali di alcune società Megatech dopo la chiusura della sessione precedente, in seguito alla decisione della Federal Reserve di mantenere invariati i tassi di interesse.
Shell guadagna dopo un consistente riacquisto
Nel settore aziendale, le azioni Shell (LON: SHEL) sono aumentate dell’1,2% e il colosso energetico ha registrato un utile inferiore nel quarto trimestre, poiché la major petrolifera ha subito un colpo a causa dei minori margini di raffinazione e delle minori negoziazioni di gas naturale liquefatto.
Il colosso energetico, tuttavia, ha dichiarato che riacquisterà azioni per un valore di 3,5 miliardi di dollari.
Le principali compagnie petrolifere e del gas del mondo hanno registrato un calo degli utili per tutto il 2024, dopo i guadagni record dei due anni precedenti, mentre i prezzi dell’energia si sono stabilizzati e la domanda globale di petrolio si è indebolita.
Le azioni della Deutsche Bank (ETR: DBKGn) sono scese del 4% dopo che la banca tedesca ha registrato un calo maggiore del previsto nel quarto trimestre e nell’utile dell’intero anno 2024, poiché gli accantonamenti legali e i costi di ristrutturazione hanno eroso i guadagni di fatturato della sua divisione di investment banking globale.
Le azioni di H&M (ST: HMb) sono scese del 4% dopo che il rivenditore svedese di fast fashion ha segnalato vendite inferiori alle attese per il suo quarto trimestre, ma ha aggiunto che le vendite sono aumentate del 4% a dicembre e gennaio, indicando un inizio migliore del nuovo anno fiscale.
Le azioni di Roche (SIX: RO) sono salite dell’1,8% dopo che il colosso svizzero della sanità ha dichiarato di aspettarsi un’elevata crescita a una cifra dell’utile di base per il 2025, in seguito a una solida performance nel 2024 trainata da forti vendite nelle sue divisioni farmaceutica e diagnostica.
Le azioni Nokia (HE: NOKIA) sono salite del 7% dopo che la società di telecomunicazioni finlandese ha registrato una forte crescita e redditività nel quarto trimestre, segnalando una ripresa delle tendenze del mercato dopo un anno difficile.
STMicroelectronics (EPA: STMPA) è crollata di quasi l’8% dopo che uno dei maggiori produttori di chip europei ha dichiarato di aspettarsi un ulteriore calo delle vendite nel primo trimestre del 2025, poiché la flessione registrata nei suoi mercati chiave si protrarrà anche nel nuovo anno.
Il greggio punta ai dazi commerciali
Giovedì i prezzi del petrolio si sono stabilizzati, ma permangono preoccupazioni circa l’impatto di potenziali dazi commerciali sulla crescita globale e sulla probabilità di un aumento della produzione statunitense.
Alle 08:25 ET, i future sul greggio statunitense (WTI) erano in calo dello 0,1% a 72,52 dollari al barile, mentre il contratto Brent era in calo dello 0,1% a 75,52 dollari al barile.
I prezzi del petrolio hanno subito perdite la scorsa settimana, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto prezzi del petrolio più bassi e una maggiore produzione negli Stati Uniti e presso altri importanti fornitori, mentre hanno pesato anche i dati che mostravano un aumento delle scorte di petrolio negli Stati Uniti.
I mercati sono rimasti in gran parte nervosi riguardo ai piani di Trump di imporre ulteriori dazi commerciali sulle principali economie mondiali, in particolare sulla Cina.
Gli investitori attendono con ansia anche la riunione ministeriale dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e dei suoi alleati, denominata OPEC+, prevista per il 3 febbraio.
Source: https://buystocks.co.uk/news/european-stocks-rise-ecb-cuts-interest-rates/