Le azioni europee arretrano; l’inflazione turca scende più del previsto.
Venerdì i mercati europei hanno chiuso in ribasso, dopo un inizio del 2025 difficile per le azioni di tutto il mondo.
Il pan-European Stoxx 600 era in calo dello 0,33% alle 9:11 ora di Londra, con la maggior parte dei settori in territorio negativo. I titoli automobilistici e minerari hanno guidato le perdite, in calo rispettivamente dell’1,1% e dell’1,01%, mentre i titoli dei servizi finanziari hanno aggiunto lo 0,46%.
Il CAC 40 francese è sceso dello 0,83%, mentre il DAX tedesco è sceso dello 0,39%. Il FTSE 100 del Regno Unito è sceso dello 0,12%.
Giovedì l’indice Stoxx 600 ha chiuso in rialzo dopo una prima sessione di contrattazioni volatile dell’anno.
Gli investitori hanno soppesato l’incertezza politica regionale e globale che potrebbe influenzare i mercati e l’economia, tra cui l’instabilità politica in Francia, le imminenti elezioni in Germania e i potenziali dazi sotto il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump.
I futures statunitensi sono rimasti pressoché invariati venerdì, dopo un altro inizio instabile del 2025. Il Dow Jones Industrial Average, l’S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno tutti chiuso la giornata in ribasso; per gli ultimi due, si è trattato della quinta sessione consecutiva di cali, la loro serie di perdite più lunga da aprile.
I mercati dell’Asia-Pacifico hanno registrato andamenti contrastanti durante la notte, con le azioni cinesi che hanno esteso i ribassi poiché gli investitori hanno valutato i segnali politici provenienti da Pechino, mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong e i mercati sudcoreani erano entrambi in territorio positivo.
Sul fronte dei dati, l’indice dei prezzi al consumo della Turchia è sceso al 44,38% su base annua a dicembre, in calo rispetto al 47,09% di novembre. Gli economisti si aspettavano che l’inflazione scendesse al 45,2%, secondo un sondaggio Reuters.
Una lettura rapida dell’indice polacco dei prezzi al consumo ha registrato un aumento del 4,8% a dicembre su base annua, anche in questo caso al di sotto delle previsioni di Reuters.
Nel frattempo, l’ufficio federale del lavoro tedesco ha affermato che il numero di disoccupati è aumentato di 33.000 unità, arrivando a 2,807 milioni a dicembre rispetto al mese precedente. Il tasso di disoccupazione è aumentato dello 0,1%, arrivando al 6%, ha aggiunto l’agenzia.