La Cina guida il calo dei mercati asiatici mentre crollano i titoli immobiliari; In Giappone l’inflazione dei servizi si surriscalda
Lunedì i titoli azionari dell’area Asia-Pacifico sono crollati a causa del crollo del mercato cinese a causa del calo delle società immobiliari, mentre l’inflazione dei servizi in Giappone è salita ai massimi di 45 mesi.
I dati hanno mostrato che l’IPP dei servizi in Giappone è aumentato del 2,3% a ottobre, raggiungendo il livello più alto da gennaio 2020 e superiore alla lettura del 2% del mese precedente.
Lunedì, i profitti industriali della Cina hanno continuato a ridursi nel mese di novembre, ma al ritmo più lento in quasi un anno, secondo i dati diffusi dal governo.
La seconda economia mondiale pubblicherà giovedì i dati ufficiali sull’attività delle fabbriche per novembre, mentre il sondaggio Caixin per lo stesso parametro sarà pubblicato venerdì.
Mercoledì l’Australia pubblicherà i dati sull’inflazione di ottobre, che offriranno indizi sulle mosse politiche della sua banca centrale. I dati sul prodotto interno lordo dell’India per i tre mesi terminati a settembre saranno pubblicati giovedì sera.
L’indice Hang Seng di Hong Kong ha attenuato gran parte dei ribassi nell’ultima ora di contrattazioni, scendendo dello 0,12%, mentre i mercati della Cina continentale hanno chiuso in territorio negativo, con l’indice CSI 300 in calo dello 0,74% a 3.511,94.
In Australia, lo S&P/ASX 200 ha chiuso in ribasso dello 0,76% a 6.987,60.
Anche il Nikkei 225 giapponese è scivolato dello 0,53%, chiudendo a 33.447,67 e allontanandosi dal massimo di 33 anni di 33.753,33 del 3 luglio. Il Topix, nel frattempo, è sceso dello 0,38%, chiudendo la giornata a 2.381,76.
Il Kospi della Corea del Sud è sceso leggermente chiudendo a 2.495,66, mentre il Kosdaq a piccola capitalizzazione è sceso dello 0,58% a 810,25.
Venerdì negli Stati Uniti i tre principali indici si sono mescolati in una sessione di negoziazione ridotta.
Il Dow a 30 titoli è salito dello 0,33% mentre l’S&P 500 è salito dello 0,06%. Tuttavia, il Nasdaq Composite, ad alto contenuto tecnologico, ha ceduto lo 0,11%.
Le principali azioni al dettaglio sono aumentate leggermente mentre il Black Friday ha dato il via alla stagione dello shopping natalizio. Walmart e Target sono aumentati rispettivamente dello 0,9% e dello 0,74%, mentre Amazon è salita dello 0,02%.