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I mercati statunitensi salgono leggermente mentre si attenua la volatilità dei dazi di Trump.

News Team

L’S&P 500 ha guadagnato lo 0,2% nelle prime contrattazioni, sebbene sia stato soggetto a forti oscillazioni non solo giornaliere, ma anche orarie. È particolarmente vero oggigiorno, con i mercati che faticano a tenere il passo con la guerra commerciale del presidente Donald Trump, che gli economisti avvertono potrebbe causare una recessione globale se non verrà ridimensionata.

All’apertura della seduta statunitense, il Dow Jones Industrial Average è salito di 44 punti, ovvero dello 0,1%, mentre il Nasdaq Composite ha chiuso in rialzo dello 0,3%.

Anche il mercato obbligazionario ha mostrato maggiori segnali di calma dopo che i suoi movimenti improvvisi e bruschi della scorsa settimana avevano suscitato preoccupazioni sul fatto che gli investitori di tutto il mondo potrebbero non considerare più i titoli di Stato statunitensi come un bene rifugio.

Il rendimento del Tesoro decennale si è mantenuto stabile al 4,38%, in calo lunedì dal 4,48% di fine settimana scorsa. La settimana precedente era stato solo del 4,01%.

Anche il valore del dollaro statunitense si è stabilizzato dopo il calo della scorsa settimana, alimentando ulteriori preoccupazioni sul fatto che la guerra commerciale di Trump stia deteriorando il suo status di investimento rifugio, come i titoli del Tesoro USA.

Il valore del dollaro è aumentato nei confronti dell’euro (1,1323 $) e del franco svizzero (1,2220 $), ma è sceso nei confronti della sterlina britannica (1,3224 $).

Nel trading energetico, il greggio statunitense di riferimento è stato scambiato a 61,64 dollari al barile, in rialzo dello 0,2% poco dopo l’apertura degli USA. Allo stesso tempo, anche il greggio Brent, lo standard internazionale, ha registrato un leggero rialzo, attestandosi a 65 dollari al barile.

In precedenza, l’Agenzia Internazionale per l’Energia aveva rivisto al ribasso le sue previsioni sulla domanda globale di petrolio per quest’anno, adducendo come motivazione l’escalation delle tensioni commerciali.

I futures sull’oro sono stati scambiati poco sopra i 3.233 dollari, in rialzo dello 0,2% all’apertura dei mercati azionari statunitensi.

Come le notizie aziendali hanno influenzato gli scambi

A Wall Street, la Bank of America è salita del 3,9% dopo che la banca con sede a Charlotte, nella Carolina del Nord, ha riportato un aumento del 10% degli utili nell’ultimo trimestre, un risultato migliore del previsto.

La maggior parte delle grandi banche statunitensi ha registrato ottimi risultati all’inizio dell’anno, spinti dalle loro attività di trading azionario che hanno sfruttato le forti oscillazioni causate dagli annunci di dazi a intermittenza di Trump. Anche Citigroup ha superato le aspettative degli analisti, con un rialzo del 2,3%.

Boeing ha contribuito a pesare sul mercato dopo che Pechino ha ordinato alle compagnie aeree cinesi di non accettare ulteriori consegne di aerei dell’azienda aerospaziale statunitense e di sospendere gli acquisti di equipaggiamenti aeronautici da aziende statunitensi, secondo un rapporto di Bloomberg. Boeing ha perso l’1,3%.

Anche Johnson & Johnson ha registrato forti vendite e profitti nell’ultimo trimestre; tuttavia, le sue azioni sono scese dello 0,7% subito dopo l’apertura.

Comunicati della United Airlines dopo la chiusura dei mercati.

Le ultime novità sulle tariffe

Contrariamente all’ultimo annuncio di ritiro dei dazi, l’amministrazione Trump ha preso provvedimenti per imporre ulteriori dazi, affermando che stava indagando sulle implicazioni per la sicurezza nazionale delle importazioni di prodotti farmaceutici, chip per computer e prodotti correlati.

Il presidente degli Stati Uniti ha anche suggerito che potrebbe esentare temporaneamente l’industria automobilistica dai dazi precedentemente imposti al settore, per dare alle case automobilistiche il tempo di adattare le loro catene di approvvigionamento.

La notizia ha fatto salire le azioni delle case automobilistiche in tutto il mondo: le più grandi case automobilistiche tedesche, Volkswagen, BMW e Mercedes, sono tutte in rialzo del 2-3,1% all’apertura dei mercati azionari statunitensi.

Gli indici sono saliti in gran parte dell’Europa e dell’Asia. Il DAX tedesco ha registrato un rendimento dell’1,5% e il FTSE 100 di Londra ha guadagnato l’1,3%.

Le case automobilistiche hanno contribuito a far salire gli indici in Asia, dove il Nikkei 225 del Giappone è cresciuto dello 0,8% e il Kospi della Corea del Sud è cresciuto dello 0,9%.

Le azioni cinesi hanno oscillato, con l’Hang Seng di Hong Kong in rialzo dello 0,2% dopo aver oscillato per gran parte della giornata. Le azioni di Shanghai hanno guadagnato lo 0,1%.

Source: https://buystocks.co.uk/news/us-markets-edge-slightly-higher-as-trumps-tariff-volatility-eases/