I mercati europei aprono in calo mentre la ripresa globale inciampa; gli investitori assimilano le implicazioni dei dazi di Trump.
Martedì le azioni europee hanno aperto in ribasso, poiché gli investitori valutano le implicazioni globali dei piani del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump di aumentare i dazi su Cina, Messico e Canada.
Lo Stoxx 600 regionale era in calo dello 0,61% alle 8:10 ora di Londra, mentre tutti i settori, eccetto le telecomunicazioni, sono arretrati. Le auto hanno guidato le perdite, in calo del 2,1%.
Lunedì l’indice ha chiuso in territorio positivo per la terza seduta consecutiva, poiché lo slancio globale dei mercati azionari ha portato il Dow Jones Industrial Average di Wall Street a un nuovo record.
Lunedì sera Trump ha dichiarato che uno dei suoi primi atti in carica sarà quello di imporre un dazio aggiuntivo del 10% su tutti i prodotti cinesi in entrata negli Stati Uniti e ha minacciato un dazio del 25% sui prodotti provenienti da Messico e Canada, ponendo fine a un accordo di libero scambio regionale.
Gli economisti hanno già segnalato il potenziale impatto inflazionistico del piano fiscale di Trump, che potrebbe vedere la Federal Reserve tagliare i tassi di interesse a un ritmo più lento. Ciò a sua volta potrebbe rafforzare il dollaro USA rispetto a valute come l’euro e la sterlina.
“La reazione immediata del mercato sembra negativa”, hanno affermato martedì gli analisti di Maybank in una nota.
“Tuttavia, queste tariffe differiscono parecchio da quelle menzionate da Trump durante la sua campagna del 60% per la Cina e di una tariffa ampia del 10% per il resto del mondo. Mentre il mercato potrebbe essere cauto sul rischio che Trump possa introdurre gradualmente le tariffe, notiamo la possibilità che l’imposizione finale potrebbe non essere esattamente la stessa da lui proposta”.
Martedì l’Europa è in silenzio sul fronte dei dati e degli utili.
Gli investitori continueranno ad analizzare le ultime notizie su fusioni e acquisizioni nel settore bancario dopo che UniCredit ha offerto di acquistare il suo collega istituto di credito italiano Banco BPM per circa 10 miliardi di euro (10,5 miliardi di dollari).
Negli Stati Uniti, la Fed pubblicherà i verbali della riunione di novembre, in cui è stato deciso un taglio dei tassi di un quarto di punto percentuale.
I futures azionari statunitensi sono rimasti invariati nelle prime ore, mentre i mercati dell’area Asia-Pacifico hanno registrato andamenti contrastanti.