Borse europee in ribasso; Dati manifatturieri cinesi, inflazione europea in primo piano
I mercati azionari europei sono stati scambiati in netto ribasso mercoledì dopo che i deludenti dati sulla produzione cinese hanno pesato sul sentiment, con al centro anche i dati chiave sull’inflazione regionale.
Alle 03:15 ET (07:15 GMT), l’indice DAX in Germania è sceso dello 0,8%, il CAC 40 in Francia è sceso dello 0,9% e il FTSE 100 nel Regno Unito è sceso dello 0,7%.
I dati rilasciati mercoledì scorso hanno mostrato che il settore manifatturiero cinese si è ridotto a maggio, ritirandosi per il secondo mese consecutivo.
L’indice ufficiale dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero cinese è stato di 48,8 a maggio, inferiore al 51,4 previsto e alla lettura del mese precedente di 49,2. Ciò ha indicato un rallentamento del rimbalzo visto all’inizio dell’anno nella seconda economia più grande del mondo e un importante mercato di esportazione per le aziende europee.
Il PMI non manifatturiero cinese è sceso a 54,5 per il mese, inferiore alle aspettative di 54,9 e alla lettura del mese precedente di 56,4. Ciò ha visto l’attività complessiva delle imprese cinesi, rappresentata dal PMI composito, scendere a 52,9 a maggio da 54,4 del mese precedente.
Questa delusione economica ha messo in ombra la notizia secondo cui il disegno di legge sul tetto del debito degli Stati Uniti ha superato un importante ostacolo procedurale in vista del voto alla Camera dei rappresentanti mercoledì prossimo.
Tornando in Europa, il calendario economico è dominato dai rilasci nazionali dell’IPC di una serie di importanti paesi europei prima del numero flash dell’inflazione dell’eurozona di giovedì.
Lo stato tedesco della Renania Settentrionale-Vestfalia, il più popoloso del paese, ha dato il via mercoledì scorso, registrando un tasso di inflazione annuo del 5,7% a maggio, notevolmente al di sotto del 6,8% previsto e rivisto del 6,7%.
I prezzi al consumo francesi sono aumentati del 5,1% su base annua a maggio, al di sotto del 5,7% previsto e del 5,9% visto ad aprile.
Questa notizia, unita all’incoraggiante calo dei prezzi al consumo spagnoli di martedì, supporta i funzionari della Banca centrale europea che affermano che il picco storico dei prezzi del continente sta svanendo e che gli aumenti dei tassi di interesse potrebbero presto finire.
Nelle notizie aziendali, il titolo Glencore (LON: GLEN) è sceso dello 0,7% dopo che un rapporto di Bloomberg ha indicato che il gigante delle materie prime si sta avvicinando ad aumentare la sua offerta per Teck Resources (NYSE: TECK), nel tentativo di assicurarsi l’acquisizione del minatore canadese.
I prezzi del petrolio si sono indeboliti mercoledì dopo che i deludenti dati economici cinesi hanno sollevato ulteriori preoccupazioni sulla ripresa economica nella seconda economia più grande del mondo e il più grande importatore di greggio.
Queste preoccupazioni sono in contrasto con l’ottimismo all’inizio di quest’anno e hanno sollevato dubbi sul fatto che un rimbalzo nel paese porterà la domanda di petrolio a livelli record quest’anno.
Alle 03:15 ET, i futures del greggio USA sono scesi dello 0,4% a 69,19 dollari al barile, mentre il contratto Brent è sceso dello 0,3% a 73,42 dollari.
Inoltre, i futures sull’oro sono scesi dello 0,1% a 1.975,85 dollari l’oncia, mentre EUR/USD è sceso dello 0,6% a 1,0676.