Azioni statunitensi contrastanti; al centro dell’attenzione i dazi commerciali cinesi e l’ondata di utili trimestrali.
Martedì le azioni statunitensi sono state scambiate in intervalli ristretti, mentre gli investitori elaboravano l’inizio di una guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, nonché una serie di utili aziendali trimestrali.
Alle 09:35 ET (14:35 GMT), il Dow Jones Industrial Average è sceso di 50 punti, ovvero dello 0,1%, mentre l’indice S&P 500 è salito di 5 punti, ovvero dello 0,1%, e il NASDAQ Composite ha guadagnato 55 punti, ovvero dello 0,3%.
Pechino risponde ai dazi di Trump
Martedì gli investitori hanno operato con cautela, valutando le implicazioni delle tariffe reciproche tra Stati Uniti e Cina.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rinviato di 30 giorni la proposta di imporre dazi del 25% sulle importazioni da Canada e Messico, ma non ha offerto tale tolleranza a Pechino, con i suoi dazi del 10% sulle merci provenienti dalla Cina entrati in vigore martedì mattina.
Pechino ha reagito imponendo una tariffa del 15% sulle importazioni di carbone e gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti e un ulteriore dazio del 10% su petrolio greggio, attrezzature agricole e automobili a partire dal 10 febbraio.
Il ministero del commercio cinese ha inoltre imposto controlli sulle esportazioni di terre rare e materiali esotici, di cui il paese è uno dei principali produttori. I materiali interessati includevano tungsteno, tellurio, rutenio e molibdeno.
Separatamente, Pechino ha aggiunto PVH Corp (NYSE:PVH), proprietaria di Calvin Klein, e la società di biotecnologia Illumina (NASDAQ:ILMN) alla sua lista di entità inaffidabili, e ha avviato un’indagine antitrust su Alphabet (NASDAQ: GOOG), di proprietà di Alphabet.
Le misure di ritorsione preannunciavano l’inizio di una nuova guerra commerciale tra le maggiori economie mondiali, con gli investitori che ora si preparano a un’ulteriore escalation, data la posizione aggressiva di Trump nei confronti di Pechino.
La Cina rappresenta una parte sostanziale delle importazioni statunitensi, e qualsiasi ritorsione da parte di Pechino probabilmente destabilizzerà ulteriormente il commercio globale. La Cina è il terzo partner commerciale degli Stati Uniti dopo Messico e Canada.
Alphabet riferirà dopo la chiusura
Sono numerose le aziende importanti che presenteranno i loro risultati questa settimana.
Martedì mattina, le azioni della PepsiCo (NASDAQ:PEP) sono scese del 2,3% dopo che il colosso delle bevande analcoliche ha segnalato una tiepida crescita organica dei ricavi, in quanto gli aumenti dei prezzi hanno pesato sulla domanda degli acquirenti statunitensi attenti ai costi.
Le azioni di Spotify (NYSE:SPOT) sono aumentate del 7% dopo che la società di streaming musicale ha annunciato risultati per il quarto trimestre del 2024 che hanno superato le aspettative in termini di fatturato, fornendo al contempo una previsione ottimistica.
Le azioni di Palantir (NASDAQ:PLTR) sono salite del 22% dopo che la società di analisi dei dati ha previsto un fatturato annuo positivo, alimentato dalla forte domanda dei suoi servizi di software e analisi dei dati da parte delle aziende che si affrettano ad adottare l’intelligenza artificiale generativa.
Le azioni di Estee Lauder (NYSE:EL) sono scese del 9% dopo che il colosso della cosmetica ha pubblicato delle previsioni per il terzo trimestre fiscale che hanno deluso le aspettative, in quanto l’azienda ha citato i deboli trend delle vendite al dettaglio nella sua attività di travel retail in Asia.
Le azioni di Merck & Company (NYSE:MRK) sono scese del 10% dopo che la casa farmaceutica ha dichiarato che sospenderà le spedizioni di Gardasil in Cina almeno fino a metà anno, poiché si prevede che la continua debole domanda di vaccino contro l’HPV in Cina danneggerà i ricavi del 2025. Ciò ha messo in ombra un forte profitto del quarto trimestre sulle vendite del farmaco antitumorale Keytruda.
Tuttavia, l’attenzione sarà rivolta principalmente ad Alphabet, la società madre di Google, che pubblicherà i suoi ultimi rendiconti trimestrali dopo la chiusura della sessione.
Gli analisti seguiranno con attenzione i piani del gigante della ricerca in materia di investimenti nell’intelligenza artificiale, soprattutto dopo l’emergere di un modello di intelligenza artificiale da parte della start-up cinese DeepSeek la scorsa settimana.
Il greggio scende per i timori sulla produzione globale
Martedì i prezzi del petrolio sono crollati drasticamente, poiché i trader hanno valutato il potenziale rischio di gravi perturbazioni dell’attività economica globale a causa dei dazi tra Stati Uniti e Cina.
Alle 09:35 ET, i future sul greggio statunitense (WTI) sono scesi del 3,1% a 70,89 dollari al barile, mentre il contratto Brent è sceso del 2,2% a 74,32 dollari al barile.
Nonostante gli annunci sui dazi, l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e i suoi alleati, noti come OPEC+, hanno mantenuto gli attuali piani di produzione di petrolio, resistendo alle richieste di Trump di abbassare i prezzi.
Questa decisione sottolinea l’impegno del gruppo a eliminare gradualmente i tagli alla produzione, a partire dal 1° aprile, in funzione delle basse scorte e della crescente domanda globale.
Il cartello OPEC+ ha ridotto la produzione di 5,85 milioni di barili al giorno, pari a circa il 5,7% dell’offerta globale, come concordato in una serie di misure a partire dal 2022.
Source: https://buystocks.co.uk/news/us-stocks-mixed-china-trade-tariffs-quarterly-earnings-deluge-in-focus/