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Le azioni europee sono appena in rialzo; l’attenzione si concentra sull’insediamento di Trump.

News Team

Lunedì i mercati azionari europei hanno registrato un leggero rialzo, con un’attività probabilmente ridotta in vista dell’insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, previsto più avanti nella sessione.

Alle 03:05 ET (08:05 GMT), l’indice DAX in Germania è salito dello 0,1%, il CAC 40 in Francia ha guadagnato lo 0,3% e il FTSE 100 nel Regno Unito è salito dello 0,1%.

L’insediamento di Trump incombe

Lunedì l’attenzione principale sarà rivolta all’insediamento di Donald Trump, previsto per lunedì, come 47° presidente degli Stati Uniti, con un probabile impatto sugli intervalli di contrattazione e sui volumi, soprattutto con i mercati statunitensi chiusi per il Martin Luther King Jr. Day.

Questo sarà il suo secondo mandato e, dopo la vittoria elettorale di novembre, i titoli azionari hanno registrato un rialzo, poiché gli investitori hanno puntato sulla deregolamentazione e sulla riduzione delle tasse.

C’è anche un senso di incertezza dopo che Bloomberg ha riferito che Trump si sta preparando a dichiarare lo stato di emergenza nazionale per garantirsi nuovi poteri per attuare il suo programma.

Trump ha dichiarato che avrebbe firmato quasi 100 ordini esecutivi entro poche ore dal suo insediamento e, durante un comizio tenutosi domenica, ha ribadito la promessa di deportare gli immigrati, tagliare le normative e liberare le risorse energetiche.

Gli investitori temono anche che Trump possa annunciare l’aumento dei dazi commerciali nei confronti della Cina e di altre grandi economie, tra cui l’Unione Europea.

Tornando in Europa, questa settimana a Davos, in Svizzera, avrà inizio il World Economic Forum, dove leader politici e imprenditori si incontreranno per discutere di un’ampia gamma di argomenti, tra cui come incrementare la crescita economica.

Mercoledì Trump interverrà all’incontro tramite collegamento video, mentre sono attesi altri leader mondiali, tra cui la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la cancelliera britannica Rachel Reeves e il vice premier cinese Ding Xuexiang.

L’indice dei prezzi alla produzione tedesco è al di sotto delle aspettative

I prezzi alla produzione tedeschi sono aumentati meno del previsto a dicembre, salendo dello 0,8% su base annua, al di sotto dell’aumento previsto dell’1,1%.

Da giugno, la Banca centrale europea ha tagliato i tassi di interesse quattro volte e si prevede che continuerà a farlo nei prossimi sei mesi, dopo aver visto l’inflazione nella zona euro scendere da doppie cifre a fine 2022 a poco più del suo obiettivo del 2%.

Lunedì la Banca Popolare Cinese ha lasciato invariato il tasso di riferimento sui prestiti, una mossa ampiamente attesa dai mercati, con entrambi i tassi rimasti a minimi storici.

È probabile che Pechino stia tenendo le armi in pugno in attesa di maggiore chiarezza sui piani di Trump in materia di dazi commerciali.

Pochi report sugli utili

Per quanto riguarda le notizie aziendali, lunedì in Europa ci saranno poche novità da analizzare in termini di utili delle grandi aziende.

La stagione dei rendiconti finanziari è iniziata la scorsa settimana a Wall Street, con le grandi banche che hanno segnalato profitti in aumento, alimentati da un’ondata di accordi conclusi e dalle solide performance del mercato azionario che hanno incrementato i ricavi da negoziazione.

Il greggio scivola più in basso

Lunedì i prezzi del petrolio sono scesi, con i trader che hanno deciso di non correre rischi in vista dell’insediamento di Donald Trump.

Alle 03:05 ET, i future sul greggio statunitense (WTI) sono scesi dello 0,1% a 77,33 dollari al barile, mentre il contratto Brent è sceso dello 0,1% a 80,68 dollari al barile.

Trump è pronto a prendere le redini della carica più tardi lunedì e si prevede che faccia una serie di annunci politici quasi immediatamente. Questi potrebbero includere l’allentamento delle restrizioni al settore energetico russo in cambio di un accordo per porre fine alla guerra in Ucraina.

Il petrolio è aumentato del 10% dall’inizio del mese, a causa delle preoccupazioni circa l’impatto di ulteriori sanzioni occidentali sul greggio russo.

Source: https://buystocks.co.uk/news/european-stocks-just-higher-trumps-inauguration-in-focus/