Evergrande sale del 70% guidando al rialzo i titoli immobiliari cinesi dopo che Country Garden ha evitato il default
Mercoledì le azioni della società immobiliare cinese Evergrande hanno raggiunto l’82%, guidando i guadagni sull’indice Hang Seng .
Da allora il titolo ha ridotto i suoi guadagni, ma era ancora in rialzo di circa il 70%.
Il settore immobiliare è stato quello che ha guadagnato di più sull’HSI, ma l’indice complessivo era ancora in territorio negativo, trascinato dai titoli sanitari e industriali.
Anche altri titoli come Country Garden Holdings e Logan Group sono aumentati, guadagnando rispettivamente fino al 26% e al 28%, mentre l’indice immobiliare Hang Seng continente è aumentato di circa il 4%.
I guadagni arrivano dopo che, secondo quanto riferito, Country Garden è riuscito a pagare 22,5 milioni di dollari in pagamenti di cedole obbligazionarie martedì, riducendosi evitando il default.
I pagamenti delle obbligazioni erano originariamente dovuti ad agosto, ma Country Garden ha inviato i pagamenti poche ore prima della scadenza del periodo di grazia di 30 giorni.
Il settore immobiliare cinese languisce da quando Evergrande è andato in default nel 2021. La settimana scorsa, il titolo ha ripreso le negoziazioni e ha chiuso in ribasso di quasi l’80% nella sua prima sessione in 17 mesi. Martedì le azioni di Evergrande avevano chiuso a 35 centesimi di Hong Kong.
Anche altri titoli immobiliari sono crollati nell’ultimo anno a causa dei timori di contagio. Le azioni di Country Garden sono scese del 53% quest’anno mentre Logan è sceso del 18%.
Mercoledì, il Securities Times cinese, di proprietà statale, ha pubblicato un commento chiedendo l’eliminazione delle “politiche che limitano gli acquisti immobiliari in città diverse dalle città più calde e di alto livello” il prima possibile, secondo una traduzione della CNBC.
Il commento sostiene che “nell’attuale situazione in cui ci sono grandi cambiamenti nel rapporto tra domanda e offerta nel mercato immobiliare, non è più appropriato mantenere le politiche restrittive precedentemente implementate per frenare la speculazione”.
Si è concluso, quindi, che vi fosse un “urgente bisogno” di aumentare il sostegno politico per stimolare le vendite, liberando così la domanda soppressa da queste rigide politiche immobiliari.